Chi non dubita non cubita


lunedì 17 dicembre 2012

MONTI NO, GRILLO SI'


Ambizioso.
Pieno di sé.
Vendicativo.
Tiranculo.
Ricco.
Spietato.
Arrivista.
Merda.

A chi si possono affibbiare questi appellativi?
Boh, fate voi.
Io so solo di essere profondamente stupito degli italiani, e soprattutto dei politici.
Dei primi perché invece di prendere i forconi vanno in giro a spendere le tredicesime per IMU e regali, dei secondi perché si attaccano anche a un aguzzino purché si sia fatta una popolarità e possa raccattare qualche lurido voto.

E' uno schifo che dovrebbe finire, e lo potrebbe, se arrivasse un forte messaggio dalle stelle. Extraterrestri? Meglio sarebbe, ma in mancanza di contatti esobiologici, quanto a stelle dobbiamo accontentarci di quelle 5 che circolano persino nei salotti televisivi, ma solo vagheggiate, mai scese davvero a farsi la volgare marchetta elettorale.

In un mondo in cui ti ritrovi Bruno Vespa anche nel water mentre cachi se ha scritto un nuovo cazzo di libro, ben venga chi se ne tiene lontano, e caccia via chi dei propri seguaci cede alla lusinga della telecamera. E che Grillo abbia ragione lo provano le varie apparizioni televisive di quella signorina che dalla sua cacciata ha tratto nuovi punti G per andare a goderseli pubblicamente, persino da Giletti, lamentandosi ovunque per come è stata trattata da quel cattivone e antidemocratico del Beppe.

Personalmente, come Giorgio Gaber, non ho proprio la superstizione della democrazia.
Io se fossi Dio caccerei dall'Eden chi ha cacciato gli italiani nella fossa dei serpenti.
Monti no, non lo voglio!
Berlusconi lo invoca (ma forse è la sua tattica per distruggerlo, come ha fatto con Renzi), i cosiddetti centristi lo vogliono come Capo Supremo, qualcuno dice che invece farà una lista personale a suo nome.
O forse niente di tutto ciò: andrà in culo a tutti (è la sua specialità) per diventare un Presidente della Repubblica tignoso e vero capo d'Italia, inculando anche la buffa coppia Bersani/Vendola, il 50% della quale almeno potrà consolarsi scambiandolo per un atto sessuale.

Serve un atto di forza, ma senza violenza, uno scossone tellurico ma senza morti, che rimetta tutto a posto distruggendolo. 
Tipo una costruzione di Lego venuta male, che ha bisogno di ristrutturazione. Troppo laborioso tentare di rimediarla, meglio disfarla tutta e rifarla da capo.
A quest'uopo non vedo che una possibilità, quella di un sogno che nasce dal basso, dal nuovo, dall'ingenuo persino (vedi le "parlamentarie" apparentemente ridicole, ma semplicemente innovative). 
E se a farmelo sognare è un comico ritenuto tale in modo dispregiativo solo dagli imbecilli, uno che nei suoi spettacoli da anni fa ridere amaramente affrontando i problemi italiani, ben venga, gli apro le mie porte. Torno persino a votare.

Quanto all'Uomo del Destino, il falsamente compassato professore, se ne vada a rompere i coglioni a qualche altro popolo: gli italiani hanno già dato, e tanto ancora dovranno dare per proteggere chi i soldi ce li ha già, come lui ha stabilito si dovesse fare.


Gesù Nazareno, 
liberaci dal tuono e dal baleno, 
e, già che siam pronti, 
liberaci - ma presto - anche di Monti.


Gianni Greco

lombradeldubbio@gmail.com