Chi non dubita non cubita


giovedì 29 marzo 2012

NE AMMAZZA PIU' MARIO CHE SCHETTINO


Sta in giro per il mondo a fare affari lui: Obama, Cina, Merkel, cazzo, lui sì che ci rappresenta bene!
E qui in Italia, quando è assente, c'è il suo sodale di grado più alto, che rassicura tutti: "Gli italiani sono consapevoli della crisi, non vedo esasperazioni".
Ottimo, Giorgio, effettivamente non vedi un cazzo (cazzo, questo è già il secondo cazzo... ops, il terzo e il quarto), o forse non vuoi vedere, o non vuoi che noi vediamo.
Cazzo! (E cinque).


L'immagine che in questo momento ci rappresenta in modo più esatto, però, non è quella del Mario risanatore, né quella del Giorgio rassicuratore, è quella di quel poveraccio che per un pugno di euro si è dato fuoco davanti all'Ufficio delle Entrate.
E' lui che porta la fiaccola... no, forse è meglio cambiare parola... porta la bandiera italiana in questo momento.


La gente sta ammazzandosi all'ingrosso perché ha il fiato di questi cani famelici sul collo e non ha i soldi per pagare le loro richieste di riscatto.
Si dirà: ma chi glielo fa fare di uccidersi? Per quanto la mancanza di denaro sia una cosa grave, la vita è qualcosa di infinitamente maggior valore.
Però quando i suicidi diventano 100 cominci a farti delle domande.
Il brutto è che le stesse domande non se le fanno gli affamatori del popolo italiano. E poco importa che uno sia un ex comunista e un altro un preclaro professore stimatissimo da chi i soldi ce li ha.
Se il risanamento è questo, se la crescita è questa, se l'Italia è questa, a me non piace. 
Mi darò fuoco? Mi impiccherò? Mi sparerò in bocca?
Noddavvero!
Però non mi disgarberebbe che lo facessero loro.
Ma questo non accadrà mai, perché loro non conoscono l'angoscia della miseria, il problema del procurarsi da vivere, da mangiare perfino, l'onta del fallimento, l'umiliazione di non poter pagare i propri dipendenti, la rabbia nel vedersi portar via ogni bene da rapinatori autorizzati.


Manca l'umanità, e non la si riscontra in questi signori e signore che non hanno alcuna esperienza di miseria, così come i preti non hanno esperienza di famiglia.
Siamo guidati e subiamo le prediche di gente che non ha niente a che fare con la gente vera.
Sinceramente stupisce che tutta la rivolta che sta avvenendo in Italia in questo momento così grave si limiti all'autolesionismo.
Ma il nostro governo è tanto serio, ci rappresenta così bene in Europa e nel mondo, che vogliamo di più?


Noi vogliamo, io voglio che i nostri occhi non sfiorino più immagini come quella che accompagna questo scritto sincero e scoperto, affranto e incazzato.
Io non voglio più vedere carne morta.
I prezzi stanno aumentando tanto che adesso ammontano al costo di una vita.


Fermatevi e guardate dentro il barattolo vuoto che state rappresentando. Metteteci dentro qualche spicciolo di umanità, se non altro per non macchiarvi del sangue di altra gente innocente.
Schettino al vostro confronto è un dilettante, ma voi non sarete processati.


E siccome state continuando a parlare di recessione anche per tutto quest'anno e chissà quanto ancora, ricordatevi che da ora in poi tutte le responsabilità sono vostre, perché al governo ci siete voi, capito, naccherini?


Che altro aggiungere? 
Ah, sì: cazzo! (E sei).


Gianni Greco

martedì 20 marzo 2012

L'OMBRA DEL CULO


E' passato un po' di tempo dall'ultimo articolo di questo dubbioso blog, e ci sarà un perché.
Le palle, a livello politico-mediatico, si sono tanto ingrossate da diventare chiappe. 
Il dubbio, gonfiandosi, è diventato culo, e ho pensato seriamente di cambiare il titolo a questo mio organo riproduttivo d'opinione.
Per fortuna poi ho lasciato quello vecchio: mi sarebbe saltata tutta l'hitchcockistica a cui si ispira.


Però che palle... chiappe... insomma, cose rotonde. 
E comunque è meglio sedersi sulle chiappe che sulle palle, questo è poco ma sicuro.


Perché dunque questa fase stagnante? 
Noia, disgusto, vomito mentale, emorragia intellettuale, rifiuto viscerale, istinto di conservazione, difese inconsce, scudi morali, barriere psicologiche, barricate istintive... Può bastare?
Forse no. E allora faccio qualche nome.


MARIO MONTI - Non lo sopporto già più. E non solo perché con la scusa dell'Europa sta affamando l'Italia e gli italiani, ma perché proprio non lo posso più vedere. Lui è l'immagine positiva dell'Italia, l'uomo per bene, la faccia pulita, l'aplomb inglese di una nazione latina. E' quello che ci rifà l'immagine nel mondo, che ripulisce le sbrodate del suo predecessore, che spazza via tutta la gnocca residua, ma che in realtà ci toglie ogni caratteristica peculiarità in nome di un dio vile e danaroso che siede dietro uno sportello bancario.
E ha fatto in modo da far rincarare tutto per tutti. Tanto lui denuncia un milione e mezzo di reddito, che potrà mai fregargliene?


ELSA FORNERO - La maestrina dalla penna nera. Quella che dice: "Si fa quello che dico io e basta!". Chi non è d'accordo si ciucci. Un personaggio miracolato dalla ribalta improvvisa a cui è stato portato da un piantino alla Stanlio. Una che piange alla parola "sacrifici" ma che ne distribuisce a dosi tossiche. 
Gli Ainu, antichi abitanti di un'isola giapponese, uccidono l'orso, e quando lo mangiano piangono e gli chiedono scusa. 
Gnam gnam. 
Elsainu Fornero fa lo stesso. E l'orso siamo noi.
Al di là di tutto questo, antipatica a morte.


IL SOTTOSEGRETARIO POLILLO - Maschera italiota mandata in tutti i talk-show a rappresentare il governo. Spesso a domande imbarazzanti dice che non tocca a lui rispondere. Persona seria, sicuramente, anche se spesso ride. Lui può ridere, gli italiani no.


IL MINISTRO DEGLI ESTERI... COME SI CHIAMA? - Gli fregano i marò sotto il naso, gli ammazzano un sequestrato senza avvertirlo, poverino: ma che ci sta a fare?
Questi personaggi sono stati messi lì per contare i quattrini, come possono affrontare problemi di altro tipo?


I POLITICI TUTTI, NESSUNO ESCLUSO - Ad ogni livello, locale o nazionale, danno esempio di corruzione per lo più, e comunque di fame di denaro, quello che manca a tanti italiani ma che si fanno versare abbondantemente anche se i loro partiti non esistono più. Viene quasi da pensare che Lusi non sia più spregevole di quelli a cui ha sottratto tutti quei milioni.
Schifo supremo!!!


FRANCESCO SCHETTINO - Uno profondamente sfortunato, diventato il simbolo della codardia, che paga e pagherà cara una cazzata che è costata molti morti, ma mai quanti ne costano le cazzate dei nostri governanti, che stanno portando letteralmente al suicidio più vittime di quelle causate dall'imbecille schettineria di un ex privilegiato.


IL GRANDE FRATELLO - Programma profondamente immorale in cui si portano vili trombatori di donne a denunciare le loro compagne di letto per mettere in crisi presunte situazioni amorose. Eppure era partito come un interessante esperimento sociale, diventando nel tempo un orrido serbatoio di lacrime e sperma.


La lista potrebbe continuare molto molto a lungo, perché lo schifo è diffuso a livello globale, ma lo spazio qui non è abbastanza grande da contenerlo tutto. E il brutto è che non c'è abbastanza posto nemmeno dentro di me. Per questo la mia pazienza scoppia.
Spero che faccia tanto male, questo scoppio, a chi non merita che una scorreggiona atomica in faccia. Ci provo?


PRRRRA'!!!


Macché, niente, sono ancora tutti lì.


Gianni Greco



giovedì 1 marzo 2012

LO SPARO



Pubblico qui e ora un breve racconto ancora inedito che scrissi nel lontano 2006. 
Non cambio una virgola né un nome. Lo trovo alquanto attuale, e buona materia di meditazione.


LO SPARO


BANG!
SWISH!

All’inizio fu come una puntura di zanzara, ma senza zanzara. D’inverno non ce ne sono, di zanzare.
Proprio lì, all’altezza dello stomaco. Oh, niente, niente…
Ma poi fu come un piccolo trapano che scavava.
No! Cos’è? Via, via!…
Macché: non c’era nessuna bestia. Il buchetto si era però allargato. Che buffo! Oddìo, più che buffo… insolito, no? E anche un po’ preoccupante.
Il trapano cambiò improvvisamente la propria testina. Più grossa, questa volta. E più lunga. Strano che non desse alcun dolore. Ma il rumore si avvertiva: trrr… trrr… trrr… trrr…
Guardando in in giù Monty poteva vedere il buco. Ma il trapano era invisibile. Eppure: trrr… trrr… trrr… trrr…
Non era possibile riuscire a scorgere il fondo dello scavo. Forse allo specchio. Sì… Ecco…
Madonna come procedevano veloci i lavori! Trrr… trrr… trrr… trrr...
Lo stomaco fu perforato in men che non si dica. Il buco stava per raggiungere l’altra estremità.  Sarebbe passato presto da parte a parte. Infatti passò.

ZAC!

Incredulo, Monty restò in piedi per un po’, poi dovette accasciarsi. Perché quando ti hanno sparato, con un buco in corpo non si può stare in piedi. Bisogna accasciarsi. Funziona così in tutti i film.
Addio per sempre, Monty! Cadde meditando vendetta.

SBAM!

Quando il monte prospiciente il grazioso specchio d’acqua lacustre si accasciò, gli operai del tunnel morirono tutti schiacciati dall’immensa massa rocciosa.

TAV!


Gianni Greco