Chi non dubita non cubita


martedì 31 gennaio 2012

IL GOVERNO A FUMETTI



Facciamo un po' di storia recente. 
Storia del fumetto, altrimenti detto "comic".

Tutto cominciò da quando la Disney cambiò disegnatori...
Improvvisamente la Banda Bassotti non fu più disegnata, e sparì anche Paperon De' Paperoni. Al suo posto arrivò Pippo, che a sua volta chiamò Dumbo e Nonna Passera.
Ma... non era Nonna Papera?
I nuovi disegnatori ritennero di dover adeguarsi ai tempi. Passera suona meglio di Papera, non ci sono dubbi.

Pluto lo hanno lasciato abbaiare fuori campo, perché non sapevano quale faccia di politico dargli. Troppi erano i papabili.

Ma anche i nuovi disegnatori commisero qualche errore.
Uno dei personaggi che erano stati scelti per affiancarli a Pippo si rivelò fasullo. Troppo malinconico. E dire che Pippo lo aveva accolto con una stretta di mano e un largo sorriso...


Anche Minnie ebbe un nuovo volto, e la fecero piagnucolosa, ma i suoi piantini si tramutavano in sorriso ogni volta che pensava al numero 18. 
Credeva forse di avere 18 anni? No, esistendo gli specchi.
Lei godeva nel pensare a come avrebbe potuto abrogare l'articolo 18, quello che impedisce i facili licenziamenti a Topolinia.


Nel cast disneyano non poteva mancare Gastone il fortunato, che nella nuova versione è diventato il raccomandato.
Figlio di papà, tutto gli è stato spianato, laurea, cattedra, fino ad arrivare a un posto di preminenza nel governo di Paperopoli.
Se poi dice qualche cazzata, beh, tutto rientra nel personaggio, che senza le spinte indebite sarebbe stato sicuramente uno sfigatello qualsiasi.


Alcuni personaggi sono ancora in prova. 
Ad esempio ce n'è uno in odore, o per meglio dire in profumo di conflitto di interessi. 




Poi ce n'è un altro dal doppio cognome che pur guadagnando fior di quattrini si è accaparrato una casa a prezzo popolare in posizione prestigiosa, facendosi, come se non bastasse, rappresentare legalmente da quel ceffo malinconico già estromesso dalla Banda Disney.
Questo tipo di personaggi non piace ai lettori, quindi se ne auspica una rapida uscita di scena.


















Ma per fortuna c'è il pezzo forte, quello che regge tutte le storie.
E' una vera colonna del fumetto, uno che s'inventa tante parole nuove, tutte, chissà perché, col nome Italia.


Sì, è proprio lui, il grande Pippo, promosso da stupido a intelligente: la rivincita degli stolti.


Pare che nessuno osi sbarrargli il cammino, e così lui si diverte ad affamare il popolo e a favorire le banche, con l'appoggio di un redivivo Walt Disney non più americano, ma napolitano verace. 
Intanto tutti i Pluti se ne stanno fuori campo ad abbaiare, mentre lui si inventa l'ennesima manovra italiana.



Ma ci piace davvero questo nuovo fumetto?

Gianni Greco


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Tranne la prima, la quinta e la sesta immagine, le altre sono tutte tratte da miei articoli precedenti. Nell'ordine:


http://lombradeldubbio.blogspot.com/2012/01/che-pena-i-politici-dice-monti.html

http://lombradeldubbio.blogspot.com/2011/12/va-di-moda-il-18.html

http://lombradeldubbio.blogspot.com/2012/01/piu-sfigati-di-cosi.html

http://lombradeldubbio.blogspot.com/2012/01/pestaitalia.html

http://lombradeldubbio.blogspot.com/2012/01/il-paese-del-no.html