Chi non dubita non cubita


domenica 4 dicembre 2011

SE PIANGE LA MINISTRA, I PENSIONATI CHE DEVONO FARE?


Ti ho vista piangere, Elsa, e lì per lì ho pensato: "Ma guarda, questi qui sono esseri umani".
Poi ho riflettuto un po' e ho pensato: "Cazzo, se piange vuol dire che lei quel provvedimento non lo voleva. E perché non lo voleva? Perché evidentemente è una cosa terribile".
E allora, Elsa, ti ho vista meno umana e più aguzzina.
Mi è venuto in mente anche il coccodrillo, che dopo aver sbranato la preda piange, sia pur per reazione digestiva.



Ti ho vista piangere, Elsa, e il tuo pianto era sincero. Per questo mi fa paura.
Perché le pensioni resteranno le stesse, ma il costo della vita aumenterà, e non basteranno più.
A molti non bastano già.

Un governo che pretende soldi dai cittadini deve almeno, dico almeno, tentare di bloccare l'inflazione, per rendere i sacrifici della gente un minimo plausibili.
Anche perché la maggioranza di quei cittadini è del tutto innocente: paga un debito non suo.

Invece apprendiamo che l'IVA sarà aumentata di due punti (e son cazzi), che sarà reintrodotta l'ICI sulla prima casa e che verranno maggiormente tassati anche i conti bancari.
Questa è cattiveria pura. Mi meraviglio che dei po' po' di professoroni abbiano ponzato così tanto e cacato così poco. Poco per gli italiani, e forse persino poco per l'Italia.


Ti ho vista piangere, Elsa, e lì per lì ti ho scambiata per Stanlio, ma quello che ti stava accanto non era Ollio, bensì un Mario Monti abbastanza contrariato dal tuo pianto rivelatore. 
Un uomo che ha dichiarato di rinunciare ai suoi stipendi di presidente e ministro.
Chi, tra chi legge, non rinuncerebbe a quegli stipendi, percependo quello di senatore a vita, del trascurabile importo di 24.000 euro mensili?
E poi anche Berlusconi aveva rinunciato allo stipendio parlamentare. Pensa un po'.


Il tuo pianto, Elsa, fa il giro del web, impazza sui media. Resterà un classico nel tempo e nel mondo. 
Buon per te.
Ma vallo a dire ai pensionati. Quelli piangono senza telecamere, e gli anelli di brillanti se li sono già venduti.
Pensaci.


Gianni Greco