Chi non dubita non cubita


venerdì 16 dicembre 2011

POPPE, POPPE, POPPE


Riempirsi è l'importante.
La pancia di cibo, non importa se avvelenato, adulterato, geneticamente modificato. La testa di idee, basta che siano di qualcun altro che pensa per noi. Le tasche di soldi, che servono a ogni altro tipo di riempimento.


Le poppe, quelle sì, vanno riempite. All'uomo piacciono gonfie, chissenefrega di cosa.
La donna si fa le proprie palle pagandosi le protesi, e supera così anche il complesso del petto caprino.
L'uomo le palle o ce l'ha o non ce l'ha, e l'uccello non se lo può siliconare. Lo farebbe se potesse. Ma si limita a palpare i riempimenti femminili e collabora al riempimento inserendo il proprio pistolino tutt'al più viagrato nella rigonfiata bambola di carne e silicone spesso ottenuta a pagamento, come pagate, del resto, sono state le protesi.




Ma ogni tanto arrivano notizie allarmanti, come quella giunta fresca fresca da Parigi: un'azienda specializzata in protesi, la Poly Implant Prothesys, non a caso semplificata in PIP, ha ficcato nelle tette di migliaia di nuove maggiorate silicone industriale anziché medico. E dire che questa fabbrica di poppe, situata nel sud della Francia, era rinomata in tutto il mondo, e in tutto il mondo ci si è serviti dei suoi prodotti.
Risultato: almeno 30.000 donne portano dentro di sé una bomba a orologeria, anzi due.




Boom!!!
Il peggio è che queste bombe scoppiano dentro, subdolamente, negli anni. E chi ne ha goduto è solo il maschio avido di rigonfiamenti.
Il terrore si è sparso, dalla Francia, anche in Spagna e in Gran Bretagna, dove molte stanno correndo ai ripari sgonfiandosi prima che sia troppo tardi.
E in Italia? Chissà quante pettorute si portano dentro la morte francese.
Ma la PIP ci guadagnava un miliardo l'anno in più con questo giochino. Vuoi mettere?
No, meglio non mettere. Togliere, togliere.




Maschi, e anche voi, femmine dal seno mortificato, torniamo alla natura, rifuggiamo dal falso. Meglio una poppina viva oggi di una poppona morta domani.
E poi, soprattutto, innamoriamoci: l'amore fa passare sopra a molti difetti. 
E passiamoci sopra, quindi, con le mani, con la bocca, con il corpo. Meglio un fiore fresco che tende ad appassire di uno artificiale sempre perfetto ma senza alcun profumo.
Pensiamo a come siamo nati.
Succhiando latte, non silicone.
W le poppe! Ma vere.


Gianni Greco