Chi non dubita non cubita


domenica 13 novembre 2011

DOPO ESSERE VENUTO TANTE VOLTE, SILVIO SE NE VA


Ne dubito.
Lui è abituato molto più a venire che andare. Ma, ahilui, la sua pompetta ha spruzzato due o tre volte di troppo nelle cavità della tipa sbagliata. E quella famosa telefonata di consequenziale strizza alla questura per far rilasciare la minorenne 'nipotina di Mubarak' fu il passo falso che lo avrebbe precipitato nel baratro.
Macché conflitto d'interessi, macché corruzione, macché pidue... Ruby Rubacazzi e il bunga-bunga l'hanno fregato. Fu da quel preciso momento che anche le donnine sempre attaccate alla TV, le madri di famiglia, hanno cominciato ad abbandonarlo, chiedendosi: "Se non ora, quando?".
Mai. Ma chi vi tromba, voi?


Nella piazza del Quirinale gremita nell'attesa del dimissionando si sentiva cantare: "Berlusconi puttaniere, Berlusconi puttaniere..." (sull'aria di "Quando mammete t'ha fatto"), o "Arrestate Berlusconi, arrestate Berlusconi..." (sull'aria della stessa canzone). Poi la classica: "Te ne vai o no? Te ne vai sì o no?", con la variante: "Vuoi firmare o no? Vuoi firmare sì o no?". Senza farci mancare il "Chi non salta Berlusconi è... è!" e grandi cori di 'Bella ciao' e 'Fratelli d'Italia'. Su un cartello si leggeva: "Oggi è il 25 aprile", mentre si sentiva scandire: "Ma-fio-so, ma-fio-so", "Buf-fo-ne, buf-fo-ne" e "Silvio, Silvio, vaf-fan-culo!". A un certo punto una voce si è alzata solitaria: "Questa sera il bunga-bunga te l'abbiamo fatto noi!", e un'altra: "Vattene affanculo ad Antigua!". E poi "Pi-du-ista", "Ga-le ra! Ga-le-ra!", "Italia libera!", "Fuori la mafia dallo stato!", e la parola 'viagra' che aleggiava qua e là. 
Io, in silenzio, prendevo nota.


Mi sono chiesto quante di quelle persone avranno votato per lui in passato (perché è sempre così), e quanto il comportamento privato di quest'uomo abbia influito sulle sue sorti e soprattutto su quelle del Paese.
Ma anche in questa bagarre, cento volte quella che a suo tempo annientò Bettino, il dubbio mi assale, e sono sicuro che non assale solo me: Silvio è davvero spacciato? Se n'è davvero andato? Nutro fondatissime perplessità in merito.


La gente lo manda, ma lui, ci giurerei, continuerà a venire: se tra i suoi numerosi difetti conserva un tratto umano, oltre alla legittima aspirazione all'orgasmo, questo è la tenacia al di là di ogni limite, disgraziatamente applicata in esclusiva al suo ego smisurato. 


Tornerà, tornerà, stiamo sicuri, in qualche forma tornerà. Teniamoci da parte qualche vaffanculo. 


Gianni Greco